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Approfondimenti

El Jadida, patrimonio dell’Umanità dal 2004

Una località fuori dagli itinerari più battuti

EL JADIDA

 

Questa piccola cittadina è stata dichiara dall’Unesco, nel 2004, Patrimonio dell’Umanità come eccezionale esempio di interscambio culturale tra la cultura europea e quella marocchina.

EL JADIDA: LA SUA STORIA

 

El-Jadida è una città di origine portoghese: i conquistatori vi si insediarono nel 1502 e costruirono un forte che chiamaron Mazagan.

Nel tempo la città assunse importanza dal punto di vista commerciale, in quanto nel suo porto facevano scalo le navi provenienti dall’Europa e dall’Oriente. Nel 1769 il Sultano Muhammad III conquistò la città es espulse i suoi abitanti che si trasferirono in Brasile, dove fondarono la città di Nova Mazagao, nello stato dell’Amapà.

La città venne popolata dalle tribù arabe del luogo, oltre ad una grande comunità ebraica di Azemmour.

Con il nuovo sultano la città prese l’attuale nome di El-Jadida (la nuova), ma sotto il protettorato francese tornò a chiamarsi Mazagan.

IL SIMBOLO DELLA CITTA’ DI EL JADIDA

 

Di El-Jadida il simbolo è certamente la Cisterna Portoghese: si tratta di una cavità sotterranea costruita nel 1514 ed utilizzata come arsenale, nel 1541 venne trasformata in cisterna.

La cisterna ha un aspetto magico grazie al riflesso delle colonne e della volta sull’acqua. E’ presente un pozzo che permette alla luce del giorno di filtrare all’interno.

Durante la sua “attività”, la cisterna veniva riempita di acqua potabile per garantire alla città la scorta idrica in caso di assedio prolungato. Fu scoperta per caso nel 1916 in occasione dell’ampliamento di un negozio.

La cisterna ha affascinato anche alcuni artisti, in particolare Orson Welles la utilizzò per alcune scene del fil “Otello”.

LA CITTÀ VECCHIA

 

Per accedere alla città vecchia si attraversa una porta che conduce alla Piazza Mohammed ben-Abdallah.

Le mura in origine erano fortificate da cinque bastioni, in seguito poi distrutti e in parte ricostruiti.

Il camminamento porta al Bastion de l’Ange dal quale si può godere di una magnifica vista sulla città vecchia. Il Bastion de St. Sebastien invece fu sede del tribunale dell’Inquisizione e della prigione.

La via principalae della Medina arriva fino alla porta del mare (Porta do Mar).

Oggi la porta è murata ma un tempo collegava la città al mare. Il quartiere ebraico (Mellah) risulta con un’aria di decadenza, poiché la comunità ebraica emigrò in massa in Israele negli anni ’50.

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